L’irrigazione a goccia distribuisce acqua in maniera uniforme e a bassa pressione. Viene effettuata attraverso ali gocciolanti costruite con materiale plastico, che oltre a essere poste vicino all’apparato radicale, irrigano la coltura con volumi d’acqua distribuiti in maggiore quantità di tempo rispetto all’irrigazione tradizionale.
Anche se può apparire una tecnica che impiega un maggior consumo di acqua, in realtà è proprio il contrario: l’irrigazione a goccia consente un notevole risparmio e un’efficienza distributiva maggiore rispetto a sistemi tradizionali a pioggia.
L'introduzione di nuovi materiali, sistemi filtranti avanzati e l'automazione dei processi di irrigazione hanno reso l'adozione della sub irrigazione la soluzione migliore per ottimizzare la qualità e la quantità delle produzioni agricole, riducendo al contempo il consumo di acqua ed energia. Il crescente costo della manodopera aggiunge ulteriore urgenza all’adozione di questa tecnica.
L’aspersione, o irrigazione a pioggia, è il metodo di irrigazione tradizionalmente più conosciuto.
Come suggerisce la parola stessa, questo tipo di irrigazione prevede la distribuzione di acqua attraverso un irrigatore. La pressione di esercizio crea una fitta pioggerella che va a depositarsi sulla coltura.
Esistono sistemi a bassa e ad alta pressione.
L’irrigazione antibrina è una procedura ottimale per salvaguardare le piante dalle gelate primaverili.
La primavera è un momento estremamente delicato per le colture, è infatti nel momento della fioritura che la probabilità di subire gravi danni, e quindi perdite economiche ingenti, è molto alta.
La microaspersione è una tecnica di irrigazione di precisione sempre più utilizzata in agricoltura.
Questa pratica consente un notevole risparmio energetico essendo sistemi che lavorano a bassa pressione garantendo un'omogeneità elevata di distribuzione dell'acqua.
Nel sistema d’irrigazione a microaspersione viene utilizzata per frutteti e colture in serra.
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