09/05/2025
Instabilità climatica e irrigazione: il nostro punto di vista.
Siccità, gelate, bombe d’acqua. Oggi coltivare significa affrontare un clima sempre più instabile e in Emilia-Romagna, Sicilia e persino in Polonia, agricoltori e tecnici stanno ripensando il modo stesso di irrigare.
Abbiamo partecipato a Macfrut 2025 come osservatori. Non per esporre, ma per ascoltare. L’abbiamo fatto con un intento preciso: capire dove sta andando l’agricoltura italiana e che ruolo possiamo avere noi, come azienda, nel rispondere a quella che oggi è la sfida più concreta e trasversale del settore: il cambiamento climatico.
I dati 2025: siccità, piogge estreme e raccolti compromessi
Il 2025 ha già confermato ciò che il mondo agricolo denuncia da anni: le condizioni climatiche non sono solo diverse, sono drasticamente instabili.
Secondo Coldiretti, in Italia si è registrato un +62% di eventi climatici estremi rispetto al 2024. Nel Sud, in particolare, le anomalie stanno cambiando il modo in cui si coltiva — e in cui si sopravvive.
Questi sono solo alcuni esempi. Ma la dinamica è chiara: l’agricoltura non è più solo una questione di produttività, ma di adattamento climatico.
Gelate tardive: quando la primavera si trasforma in trappola
Tra i fenomeni più dannosi che stanno emergendo negli ultimi anni – e che il 2025 ha confermato – ci sono le gelate tardive primaverili.
In molte zone del Centro e Nord Italia, il riscaldamento globale ha anticipato la fioritura di numerose colture: albicocco, pesco, ciliegio, actinidia. Tuttavia, l’instabilità climatica ha portato ondate di freddo improvviso tra marzo e aprile, proprio durante la fase più sensibile della pianta: quella in cui un solo grado sotto zero può compromettere l’intera produzione.
Le gelate si combattono in modo efficace solo con sistemi progettati appositamente: gli impianti antibrina attivati automaticamente in base a umidità e temperatura, creano una pellicola di ghiaccio controllata che protegge i tessuti vegetali dal congelamento profondo.
Non si tratta di un’improvvisazione emergenziale: è una scelta preventiva e tecnica, che dev’essere integrata nella gestione agronomica dell’impianto sin dalla progettazione.
Emilia-Romagna: frutticoltura in prima linea contro il cambiamento climatico
L’Emilia-Romagna, una delle regioni con la più alta vocazione ortofrutticola d’Italia, sta affrontando con serietà e consapevolezza gli effetti del cambiamento climatico.
Negli ultimi sessant’anni la temperatura media regionale è cresciuta di +1,15°C, con piogge sempre più irregolari, siccità prolungate in estate e ondate di calore che mettono sotto pressione colture, terreni e sistemi irrigui (ARPAE, 2025).
Nel 2025 la Regione ha attivato il bando “Frutteti Protetti”, parte di un piano da 70 milioni di euro:
A questi si aggiungono 21 milioni di euro stanziati per agricoltura biologica e produzione integrata, per incentivare pratiche agro-climatiche sostenibili e migliorare la gestione dell’acqua in campo. In questo contesto, l’irrigazione intelligente non è più un’opzione, ma una leva strategica.
E in Europa? Anche in Polonia il clima impone un cambio di rotta
Anche in Polonia, un Paese fino a pochi anni fa quasi privo di sistemi irrigui agricoli, gli effetti del cambiamento climatico si stanno facendo sentire.
Il risultato? Sempre più aziende agricole polacche stanno investendo in impianti di irrigazione avanzata, proprio come avviene da anni in Italia.
Quello che accade altrove è uno specchio utile: ci ricorda che le soluzioni non vanno solo implementate. Vanno ripensate.
-Adattarsi è oggi la vera innovazione
Macfrut 2025 ci ha confermato una cosa semplice e concreta: il futuro dell’agricoltura non dipenderà solo da quanto produciamo, ma da come reagiamo.
E noi, come azienda, siamo pronti a fare la nostra parte:
In Emilia-Romagna e oltre, l’acqua sarà sempre più una risorsa da gestire con intelligenza. E l’irrigazione, il cuore pulsante della resilienza agricola.
Nel nostro lavoro siamo abituati a progettare e realizzare impianti irrigui pensati per ambienti sempre meno prevedibili. L’obiettivo non è solo portare acqua. Ma portarla nel modo giusto, al momento giusto, senza sprechi e senza errori.
Alcune delle soluzioni rivelatesi più efficaci sono:
Il nostro approccio è tecnico, ma radicato nella realtà di chi lavora la terra. Non ci limitiamo a progettare impianti, ma soluzioni che resistono nel tempo e fanno crescere i nostri clienti.